LA LEGGE CHE SPIEGA L’INEFFICIENZA ESISTE DA OLTRE 60 ANNI

I tuoi collaboratori si lamentano spesso di essere sovraccarichi di lavoro? A volte questo ti sembra strano e inspiegabile perché, in realtà, la produzione non è aumentata?

Conosci la legge di Parkinson?

 

 (Parkinson’s Law)  Saggio pubblicato nel 1958 dallo storico navale e scrittore inglese C. Northcote Parkinson (1909 - 1993).

 

La Legge di Parkinson afferma che il lavoro si espande fino a occupare tutto il tempo a disposizione per completarlo: più tempo si ha e più il lavoro da svolgere sembra importante e impegnativo. 

 

Stabilisce, quindi, che una organizzazione cresce (in termini di unità lavorative) indipendentemente dalla quantità di lavoro da svolgere, o che - semplificando ulteriormente - "più tempo a disposizione si avrà, più se ne sprecherà"

Con un esempio ancora più semplice possiamo dire che  se hai a disposizione una settimana per portare a termine un determinato lavoro (che necessita di circa una settimana di lavoro), quel compito richiederà una sola settimana per essere portato a termine. Ma se invece per lo stesso lavoro tu avessi a disposizione due mesi, impiegheresti due mesi per portarlo a termine (nonostante possa essere completato in una settimana).  

 

Questa legge, mette anche in risalto il comportamento dei lavoratori i quali, ad un certo punto, ritengono di essere sovraccarichi di lavoro e quindi chiedono di avere dei subalterni che li possano aiutare.

 

Il lavoratore naturalmente non vorrà avere un collega alla pari in quanto, quest’ultimo, potrebbe dimostrare di essere molto più in gamba di lui e magari soffiargli il posto di lavoro o fare carriera al posto suo. Cercherà quindi dei subalterni che facciano il lavoro ma che debbano rispondere e riportare il lavoro solo a lui.

 

Cosi nessuno, tranne lui, potrà mettersi in mostra con i superiori e dimostrare il suo valore.

 

La legge di Parkinson dimostra anche come, questo processo di crescita del numero dei dipendenti, soprattutto nelle pubbliche amministrazioni, non è legato ad una crescita della produzione e dei risultati.

 

In generale questa legge implica che: in un’organizzazione il lavoro è più INEFFICIENTE se il tempo a disposizione per completare l'attività aumenta, mentre, in una situazione di scarsità di tempo, la necessità di raggiungere l’obiettivo favorisce l’efficienza.

 

 

A cosa ci serve sapere tutto ciò?

 

1.    Non sempre assumere nuove risorse è la soluzione ai problemi di efficienza e produttività.

2.    Ad ogni lavoro bisogna sempre stabilire un termine entro quanto completarlo.

3.    Senza misuratori di performance ben elaborati non abbiamo un metro di misura affidabile per sapere chi è produttivo.

4.    Senza misuratori di performance affidabili per ogni collaboratore non si può stabilire chi premiare, promuovere o penalizzare.

5.    Prima di assumere dobbiamo occuparci dell’efficienza del personale che già opera nella nostra organizzazione.

6.    L’80 % (percentuale indicativa presa dal principio di Pareto) dei nostri collaboratori possono sicuramente fare di più, in meno tempo.

7.    Organizzando meglio l’azienda si può ottenere molto di più evitando il caos da una parte e l'eccesso di burocrazia dall'altra.

8.    Bisogna stabilire un chiaro percorso di crescita aziendale che tenga conto di questi principi.

9.    I dirigenti aziendali devono essere addestrati sul Time Management e su come gestire e motivare i collaboratori per ottenere più risultati.

10. Il sovraccarico a volte è reale, a volte è immaginario, a volte è causato da una collaborazione sbagliata tra le risorse e i reparti.

 

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